VARIE

 

L'ILLUMINAZIONE

 


 

Devo cambiare i miei 4 neon da 18w perchè ormai esauriti: mi conviene mettere tutte e 4 biolux o fare un mix, 2 biolux e 2 di qualcos'altro?

 

Per un acquario d'acqua dolce puoi anche utilizzare tutte Biolux, pero' volendo se non ti soddisfa molto il tono di luce potresti anche provare a sostituire una oppure due lampade con delle Philips Aquarelle (o Sylvania Aquastar). L'illuminazione spesso e' una questione personale, ed i risultati sono difficilmente valutabili, ma ritengo che con le lampade che ti consiglio dovresti essere soddisfatto dei risultati.

 


 

Devo illuminare un marino tropicale da 180 litri pensavo ad una combinazione Triton, Acquarelle e Biolux, avendo spazio per un'altro neon cosa mi converrebbe montare?

 

Buona combinazione, comunque la luce emessa dalla Triton non e' poi molto differente da quella emessa da una Aquarelle, con notevole differenza di prezzo, pero'. Potresti aggiungere una seconda Biolux se non hai invertebrati esigenti in fatto di luce, altrimenti una lampada tipo super attinica come Marine-Glo, Sylvania Coral, Coralife 100 % Actinic, ecc.

 


 

Volevo fare un acquario di invertebrati, ma mi hanno "sparato" prezzi assurdi per le lampade HQI. Ma proprio non si può fare una vasca con i classici tubi fluorescenti? Sono sempre meglio le HQI?

 

Sí, le lampade metal-alogene sono una scelta preferenziale perché sono una fonte di luce puntiforme, sono efficienti , possono avere uno spettro d'emissione molto completo, emettono una quantità sensibile e utile di raggi UV, danno un aspetto molto naturale all'acquario, permettono di "concentrare" la luce.
In molti casi non è possibile raggiungere la stessa intensità luminosa con i tubi fluorescenti, neppure se si "ricoprisse" la vasca con i tubi stessi fianco a fianco.
Tuttavia, se non si allevano le specie che richiedono più luce ma ci si limita a quelle meno esigenti, si possono usare i tubi fluorescenti. Occorre avere almeno 5-6 tubi fluorescenti (lunghi come la vasca, ovviamente) dei quali 1-2 di tipo superattinico e i rimanenti a luce bianca solare. Sono da evitare le lampade cosiddette "fitostimolanti" utilizzate talvolta in altri tipi di acquari, ma ormai cadute in disuso.

 


 

Volevo fare una vasca di barriera di 120x60x60(h) pari a circa 400 litri: quali e quante lampade mi consigliate per un acquario aperto?

 

Un buon impianto per questa vasca prevede due lampade metal-alogene da 150 Watt l'una, meglio se da 6.500-10.000 K di temperatura di colore e meglio se studiate appositamente per l'acquario di barriera, e due tubi fluorescenti superattinici. Il tutto può essere racchiuso in una plafoniera studiata appositamente per uso acquariologico.
Questa luce può essere sufficiente per la maggior parte delle specie, ma se ci si dedicasse esclusivamente a madreporari molto esigenti in fatto di intensità luminosa (ad esempio Acropora, Seriatopora ecc.) sarebbe meglio ricorrere alle lampadine da 250 Watt al posto di quelle da 150 Watt.

 


 

HQL,HQI,WDL,NDL A cosa si riferiscono tutte queste sigle?

 

Si riferiscono a lampade a scarica:
HQL = lampada a vapori di mercurio, utilizzata solo nell'acquario d'acqua dolce
HQI = lampada agli alogenuri metallici, utilizzata nel dolce e nel marino
WDL = è la marchiatura di alcune lampadine metal-alogene prodotte da Osram e significa Warm Day Light = tonalità di luce diurna calda, con temperatura di colore piuttosto bassa, simile alle lampadine a incandescenza.
NDL = come sopra, ma significa Neutral Day Light = luce diurna neutra, con temperatura di colore mi sembra di 4300 K.
C'è; anche la D = Day light, che è ancora leggermente meno calda ed è la più usata (e consigliabile) delle metal-alogene "normali"

 


 

Sento parlare di temperatura colore e altri termini riguardo all'illuminazione. a cosa si riferiscono?

 

  1. La temperatura in kelvin indica, a spanne, il "colore" della luce: pochi kelvin--> luce calda, rossiccia, molti kelvin--> luce fredda, bluastra. Vale a rigore per un radiazione a spettro continuo del tipo di quella emessa dal sole o da una lampadina ad incandescenza.
  2. Le lampade a scarica (cioè tutte quelle usate negli acquari) hanno un'emissione con spettro più o meno discontinuo, e la temperatura di colore diventa una media fra picchi e buche dello spettro: allora tanti kelvin significa in quest'ottica tanti blu, senza implicare che la lampada "appaia" blu: se magari intorno alla banda blu c'è il vuoto, questa consistente irradiazione neanche la vediamo (il nostro occhio è poco sensibile ai blu), e la lampada appare d'un altro colore: esempio tipico le Aquarelle-Aquastar-Triton (10.000 K), che possono apparire rosa o verdi, ma certo non blu.
  3. Esistono lampade a scarica con uno spettro abbastanza continuo (serie 9xx, resa cromatica 1A, cioè 90<Ra<=100) che rendono bene i colori e per le quali la misurazione dei kelvin dà un'idea immediata del colore della luce, e lampade a spettro più discontinuo: fra queste le serie 8xx, resa cromatica 1B (80<Ra<=90) hanno una resa dei colori meno buona delle 9xx ma i kelvin indicano ancora bene la tonalità, mentre altre lampade, con Ra<80, oltre a rendere sempre peggio i colori, finiscono per avere una temperatura nominale in kelvin che spesso non ha nulla a che vedere col colore della luce: le già citate Aquarelle, le fitostimolanti, le HQL, e tante altre lampade non usate negli acquari.
  4. Per quanto riguarda la resa luminosa ("quanto illuminano") bisogna dire due cose: le indicazioni in lumen sono centrate sulle caratteristiche dell'occhio umano: una lampada con molti lumen "illumina" molto alla nostra vista, ma non necessariamente alla "vista" delle piante. D'altra parte la "vera" potenza radiante emessa è un dato non alla portata di una persona normale (tanto per capire sui cataloghi non c'è scritta); tuttavia di fatto questo valore non varia di molto da lampada a lampada, e ovviamente non ha nulla a che fare con la temperatura di colore.
Per un maggior approfondimento ti consiglio di guardare le pagine curate da Giovanni Camera Roda

 


Perché se spengo la mia lampada HQI non si riaccende subito?

 

Le lampade a scarica hanno al loro interno un interruttore bimetallico che consente di "deviare" la generazione dell'arco all'interno dei gas alogeni in modo differenziato a seconda che la lampada sia fredda o calda. E' fatto per evitare che una volta a regime la temperatura elevata crei elettrolisi e faccia fondere i sigilli di molibdeno. In altre parole, quando la lampada è fredda la lamina bimetallica tiene chiuso un circuito che dopo 3-4 minuti si apre, proprio quando la miscela di gas è andata in temperatura, circa 900 ºC. Se a questo punto togli corrente, la lamina bimetallica per passare da 900 ºC a una temperatura tale da richiudere il circuito e rendere la lampada pronta alla riaccensione ci mette di sicuro qualche minuto!