VARIE

 

L'ACQUA

 


 

Cos'è il GH?

 

Il GH misura la durezza dell'acqua.
Chimicamente misura il contenuto di ioni Ca++ ( calcio ) e Mg++ ( magnesio) dell'acqua.
Tanto piú il GH è alto tanto piú l'acqua è dura.
Non si puó stabilire la proporzione tra i 2 ioni , semplicemente il GH da' il contenuto totale.
Ad es. potrebbe essere tutto calcio e quindi l'acqua pur avendo un valore numerico di GH perfetto potrebbe essere non adatta per i pesci perché manca di magnesio.
Per questo è sempre consigliabile aggiungere un po' di soluzione contenente oligoelementi e soluzioni concimanti per le piante ( contengono anche i sali per i pesci), in occasione dei cambi d'acqua.
Si aumenta il GH aggiungendo sali che contengano calcio e magnesio ( ad es. cloruro di calcio, solfato di calcio, solfato di magnesio, ecc) . Si comprano anche in farmacia con pochi Euro al Kg ( con un Kg ci fate l'acqua per una vita).
Ad es . se in un acquario di 100 litri avete un GH 2 e volete portarlo a GH 4 potete fare un cambio di acqua di 25 litri che avrete portato a GH 10 aggiungendo i sali di cui sopra.
Il conto è volutamente reso banale , ma raggiunge lo scopo. Avrete dopo il cambio un GH 4 nell'acquario.
Si diminuisce il GH aggiungendo in acquario acqua RO ( osmosi inversa ) che ha GH 0
Ad es. se in un acquario di 100 litri avete GH 4 e volete portarlo a GH 2 potete fare un cambio di acqua di 50 litri con acqua RO. Avrete dopo il cambio un GH 2 nell'acquario.
Questa che segue e' una soluzione per alzare il GH dell'acquario senza intaccare nessun altro parametro (escluso la conduttività che tenderà ad aumentare in quanto aggiungiamo dei sali).
Dosi per 1 litro di acqua RO :
3 gr di solfato di calcio
1 gr di cloruro di calcio
1gr di solfato di magnesio
Si puó preparare una quantitá elevata in quanto si conserva benissimo, unico consiglio è agitare bene la soluzione prima dell'uso.
Si utilizza aggiungendola all'acqua del cambio o direttamente in acquario per modificare il GH.
Se ne utilizza tanta quanta ne serve per ottenere il valore voluto. L'importante è sempre procedere piuttosto lentamente , come ogni volta che facciamo un cambiamento in acquario . In acquariofilia la durezza totale si misura in gradi tedeschi, negli altri campi si misura in gradi francesi (Fº) per la comparazione và tenuto presente che 1º tedesco corrisponde a circa 1.79 gradi francesi e 1 grado francese a circa 0.56 gradi tedeschi.

 


 

Cos'è il KH?

 

Il KH misura il contenuto in carbonati dell'acquario , anzi si puó dire che misura la capacita' tamponante dell'acquario nei confronti degli acidi.
Il KH è importante perché il suo valore influenza direttamente il valore di pH.
La reazione è di equilibrio tra carbonati ( CO3--) e bicarbonati (HCO3-) :
CO² + H2O <=> H2CO3 <=> H+ + HCO3- <=> 2H+ + CO3--
Aggiungendo acidi ( H+ ) la reazione si sposta verso sinistra consumando gli H+ e vanificando il nostro tentativo di acidificare l'acquario. E' la stessa reazione dell'Aspirina effervescente. L'effervescenza prodotta è la CO² che se ne va dall'acqua perché la reazione è stata spinta fino all'estrema sinistra. Questio accade in modo meno eclatante anche nei nostri acquari.
Tanto piú il KH è alto tanto piú tamponerà l'azione degli acidi e fará tendere l'acquario verso valore di pH neutro (7) o alcalino ( valore maggiore di 7).
Ecco perché con valori molto alti di KH anche se aggiungiamo acidi in acquario l'effetto è solo temporaneo, dopo poche ore il pH ritorna esattamente dove era.
Il KH è spesso influenzato dall'arredo dell'acquario. Il ghiaietto è spesso ricco di carbonati ed è in grado di cederli in quantitá anche massicce per decenni.
Il KH si aumenta aggiungendo bicarbonato di sodio ( quello per fare..... i ruttini o ammorbidire le verdure ) Ricordarsi che aumenta anche il pH verso valori alcalini.
Il KH si diminuisce con i cambi d'acqua fatti con acqua RO (osmosi inversa). Abbassando il KH non si abbassa il pH. Si rende solo l'acquario non tamponato per cui l'inserimento o la formazioni di acidi in acquario produrrá un abbassamento di pH.
Questa che segue e' una soluzione per aumentare il KH dell'acquario.
Modifica, chiaramente anche il pH dell'acquario, aumentandolo.
Anzi credo che alzare il KH abbia un senso solo se vogliamo aumentare anche il pH, o comunque rendere l'acquario poco o non sensibile all'azione di acidi.
Aumenta anche la conduttivitá, mentre non viene modificato il GH Dose per 1 litro di acqua RO : 1,5 gr di bicarbonato di sodio. Se ne puó preparare una buona quantitá, si conserva abbastanza bene, basta agitare bene la soluzione prima dell'uso. Si aggiunge all'acqua del cambio o direttamente in acquario. Se ne utilizza tanta quanta ne serve per raggiungere il valore voluto. Ricordarsi che spesso, dipende dall'aciditá dell'acquario, nonostante le vostre aggiunte potreste non vedere aumento del KH. Continuate perché è quanto deve normalmente accadere. Ad un certo punto neutralizzati gli acidi e, quando ormai state per darvi persi, comincerete a vedere il KH aumentare e di conseguenza anche il pH.

 


 

Cos'è la conduttività?

 

La conduttivitá misura il contenuto totale di sali in acquario.
Il GH misura calcio e magnesio, il KH i carbonati, ma rimangono non misurabili tutti gli altri sali ( sodio, potassio, solfati, cloruri, borati, ioduri, ecc ) che sono sempre presenti in acqua.
Non da' l'indicazione esatta di ognuno di essi, ma solo il contenuto totale dei sali in acquario. I pesci, spesso, sono piú sensibili a modificazioni della conduttivitá che non agli altri parametri.
Es. Se si mette in un acquario di acqua dolce con GH 5, KH 4, pH 6.8 un buon mezzo chilo di cloruro di sodio (NaCl) i parametri sopra rimarranno gli stessi, ma i pesci moriranno tutti. La conduttivitá pero' avvertirebbe immediatamente perché misurerebbe anche il NaCl ed il valore schizzerebbe verso valori mortali per i pesci.
La conduttivitá influenza i processi osmotici delle cellule dei pesci ( e anche delle nostre..... basti pensare ai nostri polpastrelli quando teniamo le mani in acqua ) e vi sono valori da rispettare per ogni specie.
La conduttivitá si aumenta aggiungendo sali inorganici in acqua ( se contengono calcio e magnesio aumenterá anche il GH , se contengono carbonati aumenterá anche il KH ).
Se vogliamo aumentare la conduttivitá senza modificare significativamente il GH ed il KH conviene utilizzare acqua di mare ricostituita ( utilizzando pipette ...quantitá esigue).
Se vogliamo diminuire la conduttivitá vanno utilizzati cambi d'acqua con acqua RO.
Consiglio comunque di controllare la conduttivitá dell'acqua RO che comprate perché spesso non ha conduttivitá inferiore a 50 µs/cm , per cui va considerata non uguale a 0 nei calcoli.
Ad es. per diminuire la conduttivitá da 400 µs/cm a 200 µs/cm in un acquario di 100 litri basta fare un cambio con 50 litri di acqua RO. Eventualmente poi ricordate di ricontrollare anche il GH ed il KH e correggerli.
Con poche tentativi otterrete parametri esatti per ognuno.

 


 

Cosa sono i nitriti, i nitrati e i fosfati?

 

Sono il risultato delle trasformazioni dei prodotti di rifiuto che si formano in continuazione in acquario ( feci, cibo, parti vegetali, ecc)
I nitriti sono pericolosissimi per i pesci. Basse concentrazioni uccidono anche i pesci piú robusti. Fortunatamente un buon filtro ed oculate somministrazioni di cibo fanno si che normalmente ci si dimentichi anche di misurarli.
Attenzione ai nuovi acquari dove il filtro se non maturo non riesce ad ossidarli e la concentrazione nell'acqua aumenta.
Ecco perché all'inizio conviene partire con pochi pesci piccoli, cosi' diamo tempo al filtro di maturare ( aumenta la concentrazione dei batteri all'interno del filtro deputati all'ossidazione dei nitriti).
I nitriti ossidati dal filtro si trasformano in nitrati. I nitrati sono molto meno pericolosi per i pesci. Sono ben tollerate concentrazioni inferiori a 40 mg/l . Per pesci resistenti anche concentrazioni fino a 100 mg/l sono tollerate. I nitrati si accumulano in acquario e se ne diminuisce la concentrazione con i cambi d'acqua.
I fosfati sono contenuti in tutte le sostanze organiche e si accumulano in acquario. Se ne diminuisce la concentrazione con i cambi d'acqua.
Normalmente si controllano solo i nitrati, anche perché è la sostanza di rifiuto che piú facilmente puó raggiungere livelli elevati.

 


 

Cos'è il pH?

 

Il pH da' indicazione se l'acqua è acida , neutra o basica.
Valori acidi sono tutti quelli inferiori a 7.
Valore neutro è pH = 7
Valori alcalini sono tutti quelli superiori a 7.
I pesci d'acqua dolce normalmente vivono in acqua piú o meno acida ( valore di pH inferiore a 7 ) , escluse alcune specie che preferiscono valori neutri o leggermente alcalini.
Puó presentarsi l'occasione di dover acidificare l'acquario. Sono sostanze acide tutte quelle in grado di rilasciare ioni H+ ( non è proprio cosi' , ma agli effetti pratici è meglio supporre che sia cosi'). Quindi per acidificare un acquario si possono usare acidi inorganici acido cloridrico, acido fosforico , ecc) ed acidi organici ( acidi umici, acidi fulvici,ecc).
Gli acidi inorganici sono molto piú forti ed impongono estrema precauzione nell'uso.
Gli acidi organici sono piú deboli e piú facilmente utilizzabili ( la torba rilascia acidi organici).
Particolare attenzione va fatta sul valore del KH. Per KH elevati od in presenza di ghiaietto che rilascia carbonati non riusciremo mai ad acidificare l'acqua , se non per poche ore , poi tutto ritorna come prima. Conviene prima abbassare il KH e/o togliere il ghiaietto ( sostituire con quarzo) e poi cominciare ad acidificare.
Acidificando con acidi inorganici va tenuto d'occhio il valore della conduttivitá che tende a salire . Con acidi organici ( torba .....è quella che personalmente preferisco ) la conduttivitá non viene modificata.
L'acqua RO agli effetti pratici non ha effetti acidificanti , anche se con pH inferiore a 7. La CO² acidifica , fa bene alle piante , ma è un prodotto di rifiuto per tutti gli organismi animali per cui non si puó utilizzare oltre certi livelli.

 


 

Leggo sul newsgroup tanti messaggi che fanno riferimento alla chimica, e' davvero cosi' importante?

 

Ti faccio un esempio: tu adesso sai che KH sono i carbonati, ma questo detto cosí non dice molto. Se sai che però i carbonati sono un tampone che limita le escursioni di pH , capirai che ti può succedere con KH basso (basta un niente per farti schizzare in su o in giù il pH, con conseguenze tragiche per i pesci).
2ºesempio: la definizione di pH: il pH è l'inverso del logaritmo della concentrazione degli ioni H+ (con segno negativo davanti) in una soluzione. Uno potrebbe dire... e allora, che me frega, i miei pesci stanno bene senza sta schifezza.
Già il fatto che sia una scala logaritmica mi aiuta a capire che tra 7 e 8 ( che potrebbe sembrare una differenza esigua) esiste una differenza di 10 volte , tra pH 6 e 8 ---->100 volte, tra pH 5 e 8---> mille volte. E molti pesci con periodo di adattamento riescono ad abituarsi a queste abissali differenze.
Il sangue umano oscilla al massimo tra pH 7.35 e pH 7.45 e già gli estremi sono valori patologici. Pensate a quel che deve fare un povero pesciolino per mantenere il suo pH ematico costante con variazioni cosí massicce nell'acqua in cui è immerso.
Quindi la chimica è importante per salvaguardare la salute dei pesci.

 


 

Ieri sera guardando il termometro dell'acquario mi sono accorto che la temperatura dell' H2O è salita a 28-30 gradi rispetto ai soliti 26. Mi chiedevo se andando avanti con la stagione calda andrò incontro a problemi (stile lessatura dei pesci). Voi come fate,premesso che abbiate questo problema, a far abbassare la temperatura?

 

Quando ci avviciniamo all'Estate la temperatura dei nostri acquari sale anche oltre i 30 gradi. Per qualche pesce, come il discus, non e' un problema, per altri, invece, puó essere causa di gravi conseguenze, per esempio per acquari marini mediterranei. La soluzione migliore e' aggiungere un condizionatore all'acquario. Questa soluzione e' abbastanza dispendiosa e, se abbiamo acquari d'acqua dolce tropicali, possiamo rimediare un po' alzando il coperchio in modo da favorire la circolazione dell'aria sul pelo dell'acqua, questo aumenta l'evaporazione e con essa si avrá un abbassamento della temperatura. Per aumentare questo effetto si puó puntare un ventilatore verso la superficie della vasca, chiaramente l'evaporazione dell'acqua sará superiore. Una raccomandazione: ricordarsi sempre che le apparecchiature elettriche vicine all'acqua possono essere pericolose quindi se mettete un ventilatore vicino alla vasca assicuratevi che sia ben stabile e non ci sia il rischio che possa cadere dentro.

 


 

Per raffreddare l'acqua della vasca posso mettere del ghiaccio?

 

Oltre a essere nocivo per i pesci per le correnti fredde che si formano e' anche poco pratico, in quanto per ottenere un certo raffreddamento occorrono rilevanti quantitativi di ghiaccio.
Ad esempio per abbassare la temperatura di 1 litro di acqua di 1 ºC occorrono approssimativamente 12,5 g di ghiaccio (il calore latente di fusione dell'acqua e' infatti di circa 80 cal/g). Dunque se volessimo abbassare, ad esempio, di 3 ºC la temperatura di 200 L di acqua dovremmo utilizzare circa 7,5 kg di ghiaccio !! E questo senza tenere conto che nel frattempo l'acquario continua a ricevere calore dall'ambiente circostante, dalle luci ecc.
Invece l'evaporazione di un certo quantitativo di acqua puó essere piú efficace, poiché il calore latente di evaporazione vale piu' o meno 580 cal/g. Per raffreddare 1 L d'acqua di 1 ºC basta quindi fare evaporare circa 1,7 g di acqua. Per lo stesso esempio precedente ( 200 L di acqua raffreddati di 3 ºC) e' sufficiente cosi' riuscire ad evaporare poco piú di 1 L di acqua (in realtá qualcosa di piú perché anche l'aria in cui viene fatta evaporare l'acqua si raffredda un poco). Inoltre l'evaporazione continua che si ottiene mediante una ventilazione della superficie ed il rabbocco di semplice acqua (preferibilmente da osmosi inversa) sono forse più semplici e pratici della produzione ed il rifornimento regolari di ghiaccio.

 


 

Come posso fare a portare alla giusta temperatura l'acqua del cambio utilizzando acqua calda? Che quantitativi posso usare?

 

Ecco una formula per calcolare le quantitá di acqua necessari:
temperatura dell'acquario Ta
temperatura acqua fredda per la miscela Tf
temperatura acqua calda per la miscela Tc
volume totale per il cambio Vtot
volume acqua fredda per la miscela Vf
volume acqua calda per la miscela Vc
Se l'obiettivo e' quello di avere una miscela che si trovi alla stessa temperatura dell'acquario (Ta), allora l'equazione per il calcolo del volume dell'acqua calda da aggiungere e':
            (Ta - Tf)
Vc = ------------------------ Vtot
           (Tc - Tf)

poi Vf e' facilmente calcolabile dall'equazione Vf=Vtot-Vc

Cosa sono gli oligoelementi?

Sono elementi presenti in piccole quantità.
Proprio per questo si tende a non considerarli, ma in molti casi possono invece essere fondamentali per diverse funzioni biologiche e chimiche.
Inoltre può facilmente succedere che vengano consumati, anche perché presenti in piccole quantità. Per questo andrebbero reintegrati. Purtroppo la loro misurazione e' molto difficoltosa, per cui sorge il problema di capire quando e quanto reintegrarli, anche perché un eccesso di alcuni di essi potrebbe portare a problemi cosi' come una loro carenza.
Esistono reintegratori in commercio sia per acqua dolce che marina.

 


 

Che relazione c'è tra la misura della durezza in gradi francesi e quella in gradi tedeschi?

 

Per la comparazione puoi calcolare che un grado tedesco corrisponde a circa 1,79 gradi francesi e un grado francese è circa 0,56 gradi tedeschi.

 


 

Ho comprato dell'acqua di osmosi in negozio ma ho visto che ha un pH di 7,2 è normale?

 

Misurare il pH all'acqua di osmosi o filtrata con resine è inutile. Quest'acqua è quasi del tutto priva di sostanze tampone e quindi basta una piccola variazione di CO² per avere degli sbalzi significativi di pH. Se vuoi essere sicuro di aver avuto dell'acqua buona devi misurare il KH e il GH che dovranno essere a 0, meglio ancora misurare la conduttività che dovrà essere sotto i 50 µs/cm.

 


 

mg/l e ppm sono la stessa cosa?

 

Ni.
mg/L è peso su volume, ppm è peso su peso.
Se non sottilizziamo troppo e consideriamo che l'acqua ha densità 1 (a 4ºC, ma facciamo finta di niente), l'errore è trascurabilissimo (appunto perché 1 è la densità a 4ºC e non a 23-30ºC). Per noi acquariofili possiamo dire che sono la stessa cosa.

 


 

L'acqua RO può essere usata in più riprese o dopo un certo periodo si deve buttare?

 

Se la tieni in un contenitore adatto (vetro o tanica per alimenti) in un ambiente fresco e al buio la puoi conservare a lungo, anche qualche mese.

 


 

L´acqua osmotica messa in un tanica per quanto tempo si puo´ tenere?

 

Se tenuta al buio, al fresco e in un contenitore per alimenti la puoi conservare anche per qualche mese. Comunque, a meno che non sia inquinata da qualcosa fin dall'inizio, si può dire che non ha una scadenza precisa.

 


 

Quali caratteristiche deve avere un buon impianto di osmosi?

 

Deve avere, oltre alla membrana apposita, anche uno o due filtri aggiuntivi. Indispensabile è il filtro a carbone attivo, questo serve per togliere il cloro e altri inquinanti che possono rovinare il materiale della membrana a osmosi. L'altro filtro, che è comunque meglio mettere, è quello che serve a togliere dall'acqua tutte quelle piccolissime particelle che possono rovinare la nostra apparecchiatura, è il filtro per i sedimenti. Se l'acqua che esce dal nostro rubinetto e' particolarmente dura allora e' meglio cercare un impianto semiprofessionale. Per controllare il funzionamento e' importante controllare il GH e il KH che devono essere a zero e la conducibilità che non deve superare i 30-40 microSiemens.

 


 

Che differenza c'è tra acqua distillata e acqua demineralizzata?

 

Distillata: acqua portata all'ebollizione e poi condensata (distillazione). Demineralizzata: trattata con agenti che sottraggono sali minerali (ioni). In genere, si usano resine cationiche (che sostituiscono gli ioni positivi, cationi, con ioni sodio o idrogeno) e anioniche (che sostituiscono gli ioni negativi, anioni, con ioni ossidrilici o cloruro).
Esiste un terzo tipo di acqua (ne esistono ben di più, ma per gli acquariofili, bastano questi) detta da osmosi inversa (acqua RO) che, per i nostri scopi, è la più indicata per il prezzo accessibile e per la purezza finale.

 


 

Cose'è il potenziale redox?

 

Il potenziale redox non è altro che la capacità delle molecole d'acqua di assorbire ioni delle sostanze in essa disciolte.
Lo ione è un atomo o una molecola carico elettricamente ossia è un atomo, o una molecola che ha perso o guadagnato uno o più elettroni rispetto alla configurazione neutra.
La conduttività elettrica dipende dagli ioni presenti in una soluzione, quindi, in poche parole, quello che vai a misurare è la conduttività elettrica dell'acqua.
La conduttività elettrica ,come abbiamo detto, varia al variare della presenza di ioni, quindi un elevato valore della conduttività elettrica (oltre i 400 mV) sta ad indicare che oltre alle sostanze disciolte in acqua che ne determinano la durezza sono presenti altri ioni inquinanti quindi è consigliabile un cambio parziale di acqua...

Il concetto insomma è molto semplice, la misurazione del potenziale di ossidoriduzione dell'acqua della vasca è una misura indiretta della quantità di sostanza disciolte. Elevati valori del potenziale stanno ad indicare che l'acqua è molto ionizzata quindi è probabile che vi siano sostanze inquinanti dannose per la salute dei pesci.