L'ACQUARIO D'ACQUA DOLCE

 

VARIE

 


 

Sono intenzionato ad acquistare un impianto ad osmosi inversa e a parte la membrana non conosco praticamente altro..... Mi piacerebbe che qualcuno mi dicesse da quali altre parti è costituito e su quali criteri mi devo basare per sceglierlo senza prendere bidonate.

 

Gli impianti ad osmosi inversa sono costituiti da una membrana e da uno o più pre o post filtri, per esempio in impianti con membrana in TFC, un materiale plastico non resistente al cloro, è d'obbligo utilizzare almeno un prefiltro al carbone attivo, il quale toglie il cloro prima che l'acqua raggiunga la membrana, questi pre-filtri hanno una durata limitata, ma comunque i più piccoli sono sufficienti a trattare oltre 5000 litri, oltre a questo tipo di pre-filtro ce ne sono altri che hanno il compito di preservare e allungare la vita della membrana, per esempio il pre-filtro sedimenti è utile per togliere delle particelle non visibili ad occhio nudo ma di una grandezza sufficiente a creare problemi alla membrana con il passare del tempo, di solito hanno capacità filtranti da 5 micron in su.
Inoltre ci sono anche dei filtri decalcificatori, utili per situazioni di durezze dell'acqua da trattare elevate da 25º GH in su.
In alcuni impianti è possibile poi avere anche un deionizzatore in uscita che purifica ulteriormente l'acqua comunque già più che ottima per l'uso in acquario.
Gli impianti funzionano dalle 2,8 atm in su, a pressioni minori il funzionamento non e' ottimale.
Le membrane sono testate a 65 psi (4,4 atm) e a 25º C quindi discostandosi da questi valori si avrà anche un diversa resa dell'impianto, scendendo infatti con entrambi si avrà resa minore salendo si avrà resa maggiore.

 


 

Vorrei informazioni sull'artemia salina.

 

E' un crostaceo marino che può essere sia oviparo che oviviparo, a seconda delle condizioni di salinità in cui si trova. Raggiunge le dimensioni massime di un centimetro e il maschio si distingue per il fatto che ha degli uncini nelle ultime due zampe posteriori con i quali afferra la femmina per accoppiarsi. In acquariologia, l'artemia salina viene allevata come cibo vivo sia per adulti che per avannotti.
In negozio vengono vendute le uova che vanno fatte schiudere in acqua salata (possibilmente, per separare i gusci, utilizzando lo schiuditoio). Dopo circa 24 ore le uova si schiudono e nascono delle piccolissime larve (naupli) rossastre. Il rosso è dato dal sacco vitellino che permette ai naupli di arrivare allo stato che segue lo svezzamento, senza che abbiano bisogno di mangiare. In questo stato sono il cibo ideale per l'accrescimento degli avannotti in quanto sono molto ricchi di grassi, proteine e sostanze nutritive.
Attraversando diversi stati i naupli diventano artemie adulte che essendo molto proteiche, sono un ottimo cibo vivo per pesci adulti. Le artemie adulte possono anche essere allevate per avere una coltura in grado di fornire cibo vivo ai nostri pesci da alternare agli altri cibi. Pur essendo un crostaceo marino, le artemie fanno parte anche della dieta dei pesci d'acqua dolce, tenendo conto però che al momento dell'immersione in acquario dei crostacei questi muoiono dopo pochi minuti, quindi non si deve abbondare con la quantità.

 


 

Ho comprato uno schiuditoio per uova di artemia salina, vorrei sapere quanto devo aspettare per vedere schiuderle e per darle da mangiare ai miei pesci ??

 

Prima di tutto bisogna distinguere tra i naupli e le artemie, dalle uova messe nell'acqua e esposte a luce intensa nasceranno i naupli (circa in 24-48 ore a seconda della temperatura).I naupli sono veramente minuscoli e vanno bene per nutrire degli avanotti invece vuoi nutrire dei pesci adulti sarebbe meglio far crescere un po' i naupli almeno per una settimana. Se poi vuoi fare proprio le cose in grande e far diventare i naupli completamente adulti allora ti basterà avere una bacinella da bucato sui 10litri con acqua salata (30-40grammi di sale per litro d'acqua) e un pò di pazienza, ricordati di tenerla al buio e magari a una temperatura di 27-28 gradi, le artemie cresceranno molto più velocemente.
P.S.
Puoi nutrire le artemie per farle crescere con del lievito di birra sciolto in un bicchiere d'acqua e versato nella bacinella delle artemie (è molto più economico dei prodotti venduti nei negozi)

 


 

Quali sono i cibi che posso reperire in casa o al supermercato che vadano bene per dei pesci carnivori (Immagino della carne.. ma quale e in che dosi..oppure qualche altro cibo).

 

Proposta 1
Compra una fetta di cuore di bue fresco (se del contadino e' meglio) frullalo insieme ad un tuorlo d'uovo e un ciuffo di spinaci fatti sbollentare, se vuoi puoi aggiungere dei chironomus liofolizzati, aggiungi un prodotto polivitaminico, stendi il tutto in un foglio di celofan per alimenti in modo da realizzare una tavola spessa 1 o 2 millimetri e congela il tutto. Quando ti servirà potrai spezzarne una piccola porzione e somministrarla scongelata. L'importante e' che neanche una briciola di quel mangime rimanga in vasca per più di 10 minuti senza che venga mangiata, altrimenti ne hai messo troppo, e se rimane per più 30 minuti, devi sifonare assolutamente i resti! Il tuorlo d'uovo dovrebbe legare tutti gli ingredienti. C'è invece chi usa della gelatina per alimenti.
Proposta 2
cuore di bue nettato 500 gr
filetti di platessa spellati 200-250 gr
cozze senza guscio 100 gr
gamberetti sgusciati 150-200 gr in totale
vongole sgusciate 100 gr
spinaci tritati (solo foglie) 250 gr
carote 100 gr
1 tuorlo d'uovo per ogni kg di impasto
colla di pesce q.b. in base alla densità che si desidera ottenere.
Preparazione:
Tutti gli ingredienti devono essere assolutamente freschi , bisogna lavarli, asciugarli omogeneizzarli e amalgamarli.
Cosi fatto puoi preparare o delle micro dosi o tavolette da riporre in congelatore e assolutamente da utilizzare in massimo tre quattro mesi. Ricorda inoltre che il pastone come tutto il cibo fresco va somministrato al massimo 1 o 2 giorni alla settimana e sempre in piccole dosi.

 


 

E' un periodo che ho delle fastidiosissime lumachine che scorrazzano indisturbate nel mio acquario d'acqua dolce. Sono lunghe non più di tre/quattro millimetri e si "arrampicano" di preferenza sui vetri della vasca. Oggi per esempio ho fatto un po' di pulizia e di potatura delle piante e ne ho trovate una diecina. Io le levo a mano, ma vorrei sapere se qualcuno di voi conosce qualche altro sistema.

 

Il guscio che forma ha? Se e' a cono e probabilmente hai dei melanoides tubercolatus, specie ovovivipara estremamente prolifica è necessario che tu rimuova manualmente gli individui (inizia dai più grossi) e che tenga sotto controllo il loro numero nel tempo ( tanto qualcuna come per magia salta sempre fuori).
Se sono di quelle con il guscio più tondo, le puoi eliminare mettendo nell'acquario un Botia Macracantha, prima di adottare questa soluzione devi, però, valutare i prò e i contro. Il Botia è un pesce che raggiunge delle discrete dimensioni, è sensibile agli sbalzi di temperatura e, in alcuni casi, è intollerante verso gli altri pesci. Quindi, alla fine, potrebbe essere il caso che la medicina sia peggiore della malattia.
Le lumachine sono anche utili perchè muovono il fondo, mangiano alghe e residui di cibo , di solito non danneggiano le piante, il problema è che sporcano come i pesci e se in numero eccessivo il loro peso sull'equilibrio della vasca si fa sentire.
Per ridurre il numero delle lumache prendi un pezzetto di carne, lo inserisci in vasca dopo che avrai, ad esso, assicurato un filo che ti permetta di "ripescarlo". Lasci il pezzo di carne in vasca per qualche ora, dopo lo spegnimento delle luci, dopodichè lo ripeschi con le lumachine che si saranno attaccate sopra per mangiare la carne. Questo metodo non ti porta all'eliminazione totale delle lumachine, ma, sicuramente, ti permette di tenere il numero sotto controllo.

 


 

Ho intenzione di costruirmi un acquario, dovrebbe essere di 130x50x50. Uno spessore di 8 mm per il vetro sarà abbastanza per reggere? Il silicone andrà messo anche tra le due lastre di vetro in contatto oppure basterà quello sullo spigolo delle medesime?

 

Prima di tutto lo spessore delle lastre, segui questa tabella:

 

Lunghezza
Altezza
mm 300 400 500 600 700 800 900 1000 1300/1500
300
3
4
4
5
5
5
5
8
10
400
4
5
5
6
6
8
8
8
10
500
4
5
6
7
7
7
10
10
12
600
5
6
6
8
10
10
10
12
12
700
6
8
8
10
10
10
12
12
12
800
6
8
10
10
10
12
15
15
19

 

Bisognerebbe dimensionare le lastre in modo che fra di esse rimanga un piccolo spazio in modo che in fase di incollaggio sarà occupato dal silicone, ecco la procedura:
1) Taglia 2 pezzi di filo da pesca lungo 10 cm
2) Utilizzando del nastro attacchi il primo nella parte alta a cavallo della testa della lastra.
3) Il secondo filo in basso.
4) Se necessario mettine un terzo o quarto..
5) Avvicina la testa della lastra al fianco della seconda mettendoli in squadra.
6) Fai entrare il silicone in questa intercapedine fino a vederlo uscire dall'altra parte.
7) Asporta il silicone in eccedenza utilizzando una spatola (ne puoi costruire una in sagoma).
8)Asporta il nastro che eventualmente hai usato per mascherare.
9) Attendi 2-3 ore
10) Togli il filo da pesca e sigilla il foro rimasto
Ti consiglio di studiare bene tutte le misure tenendo conto degli spessori delle lastre, ecc. Molto importante e' la pulizia delle lastre che devono essere perfettamente sgrassate e asciutte. Una volta lavate ti consiglio di toccarle solo con i guanti. Occorre aspettare almeno 24 ore poi ti consiglio di passare un secondo strato in tutte le giunture (dalla pare interna) lisciandolo senza toglierne troppo. Eventuali tracce di silicone si eliminano con il cutter quando sono secche. Per rendere più stabili le lastre laterali puoi mettere dei tiranti che ti serviranno anche per appoggiare i neon. Dopo tre giorni puoi cominciare a riempire la vasca, e' meglio se la riempi un po' per volta, riuscirai a tenere meglio sotto controllo eventuali perdite. Tra il mobile e il vetro, e' sempre bene mettere un foglio di polistirolo, dello spessore di almeno due cm, per fare in modo che le imperfezioni del mobile ed eventualmente della vasca si vadano a colmare.

 


 

Ho trovato in cantina una vecchia vasca di 52 litri. Come posso fare per ripulirla e disinfettarla?

 

Ci sono vari metodi:
Permanganato di potassio: ne metti tanto da far diventare l'acqua viola inteso, fai andare il tutto per tre giorni e poi risciacqui fin quando c'è colorazione.
Perossido di Idrogeno: 50 ml al 30% ogni 100 litri di acqua per tre giorni funzionante con le luci accese, poi sciacqui, senza problemi di residui tossici
Candeggina non profumata (1/3 candeggina e 2/3 acqua) una spugna morbida e tanta pazienza. Ti sconsiglio formalina perchè tossica per inalazione.

 


 

Sto' per partire per un periodo di ferie, come devo fare per l'alimentazione dei pesci?

 

Per quanto riguarda i pesci d'acqua dolce puoi partire tranquillo, possono stare anche 10-15 giorni senza cibo. Qualche giorno prima di partire dai un po' più mangime del solito (senza esagerare per non inquinare troppo l'acqua) e vedrai che li ritroverai tutti tranquilli anche se un po' affamati. Se, invece, c'e' qualcuno che può venire a dargli del mangime, ti consiglio di preparagli le dosi da dare, questo per evitare di tornare a casa e trovare il barattolo vuoto perchè: "Poverini, hanno sempre fame" :-)

 


 

A cosa servono e come si fanno i cambi d'acqua?

 

I cambi d'acqua vengono fatti per eliminare le sostanze di rifiuto che si accumulano in acquario e/o per modificare i parametri dell'acqua in acquario e/o per aggiungere le sostanze che vengono consumate ed utilizzate dai pesci.
Se per fare il cambio si usa l'acqua del rubinetto è meglio utilizzare un buon biocondizionatore ( toglie cloro e metalli pesanti e aggiunge oligoelementi e colloidi).
La temperatura dell'acqua del cambio deve essere la stessa dell'acquario ed il cambio andrebbe fatto il più lentamente possibile.
Definiamo quella sopra come ACQUA STANDARD e proviamo ad utilizzare il cambio ( fatto in maniera lenta ) anche per modificare i parametri dell'acquario.
Es. Acquario di 100 litri con GH 2 , KH 4, conduttività 200 ms/cm , nitrati 100 mg/l che voglio portare a GH 4 , KH 4, conduttività 400 , nitrati 50 mg/l.
Prevedo un cambio d'acqua di 50 litri con ACQUA STANDARD ( con nitrati = 0) Aggiungo nell'acqua stand. i sali di calcio e magnesio e porto il GH a 6 , aggiungo bicarbonato per avere KH 4, aggiungo acqua di mare ricostituita fino ad avere conduttività 600.
Faccio il cambio e nell'acquario avrò i parametri che volevo ( GH 4, KH 4, cond. 400 e nitrati 50 )

 


 

Ho sentito parlare di "bomba di torba", cos'è?

 

E' un modo per acidificare l'acqua usando la torba.
Servono :
  • bidone da 50 litri di volume in plastica con bocca grande superiore e rubinetto in plastica in fondo ( negozi di agraria)
  • piccola pompa
  • 1 metro di tubo per la pompa
  • 16 Kg di torba possibilmente in reticelle da 2 Kg ( torba per laghetti)
Si mette il tubo dentro il bidone in modo che un capo sia sul fondo e l'altro fuoriesca dalla bocca superiore ( senza fissarlo ) .
Si mettono i sacchi di torba dentro.
Si riempie il tutto con acqua RO ( ce ne vanno circa 20 litri , il resto dello spazio è occupato dalla torba)
Si inserisce la pompa al capo del tubo che sporge dalla bocca superiore e si infila la pompa dentro al bidone in modo che peschi acqua poco sotto la superficie ( e la spedisca quindi sul fondo)
Nelle ore seguenti controllare il livello dell'acqua perchè la torba all'inizio assorbe un po' d'acqua e si abbassa il livello.
Dopo 24-48 ore vuotare completamente.
L'acqua ha una conduttività elevata dovuta alle impurezze della torba sali inorganici).
Riempire nuovamente e dopo altre 24 ore l'acqua di bomba di torba è pronta per l'uso.
Tanta acqua si preleva , tanta se ne riaggiunge.
All'inizio il pH è notevolmente acido ( circa 3 ) , poi con l'uso la torba si esaurisce e il pH risale.
La considero esaurita quando il pH dopo 24 dall'ultimo prelievo rimane sopra 5.

 

Uso dell'acqua di bomba.
Credo che l'uso principale sia quando si voglia ottenere un acquario con acidità più o meno elevata senza avere ripercussioni sulla conduttività
Per questo motivo è indicata soprattutto per pesci sudamericani ( acqua acida , bassa conduttività , acqua gialla ).
Si può utilizzare in quantità variabile miscelata con l'acqua del cambio secondo il pH che si vuole mantenere in acquario.

 


 

Da due giorni ho notato che sulla parete frontale dell'acquario strisciano dei vermettini minuscoli bianchi, Cosa sono? Saranno pericolosi?

Sono Planarie, vermi appartenenti al Phylum dei Platelminti (classe Turbellari, ordine Tricladi).
Non sono pericolosi, tranne per avannotti di qualche specie. Indicano però spesso una non perfetta igiene della vasca e per eliminarli è a volte sufficiente migliorare le condizioni generali dell'acquario. Vi sono inoltre numerosi pesci che se ne nutrono, uno tra tutti Trichogaster trichopterus!
P.S. Se noti la testina a triangolo sono certamente planarie.

 


 

Da due giorni non vedo più un pesce. Ho rimosso tutte le radici e tutte le piante, ho rovistato il filtro tra l'altro perfettamente chiuso. Cosa può essere accaduto?

 

Probabilmente il pesce è morto. In questo caso una parte viene mangiata dagli altri pesci e, quello che rimane, si decompone con l'aiuto dei batteri presenti nell'acqua. A volte bastano poche ore a far sparire completamente un pesce. Se era grande e la vasca è piccola ti conviene fare un cambio d'acqua perché la sua morte potrebbe farti alzare prima i nitriti e poi i nitrati.

 


 

Sento parlare spesso di CO² fatta con zucchero e lievito, di cosa si tratta?

 

Si tratta di mescolare acqua, lievito di birra e zucchero. Andiamo con ordine. Prima di tutto devi procurarti una bottiglia di plastica da 1,5 litri, di quelle usate per acqua o bibite gassate. Devi fare un foro nel tappo e, attraverso questo foro, far passare un tubicino tipo quelli per areatori. Con della colla devi incollare il tubicino al tappo in modo che non ci siano perdite, ti consiglio qualche colla a doppio componente. A questo punto metti nella bottiglia un litro d'acqua, un etto di zucchero e un grammo di lievito. A proposito di lievito ti consiglio quello in grani per fare le pizze e dolci salati. L'importante e' che sia lievito di birra, si trova al supermercato per poche lire. Ho detto un grammo ma non importa essere molto precisi, diciamo un cucchiaino raso da tè. Rimetti il tappo con il tubicino e agita tutto l'intruglio, attento a non far andare il liquido nel tubicino. In fondo al tubo metti una pietra porosa o qualcosa che possa micronizzare il più possibile le bollicine di CO² che usciranno, questa pietra, chiaramente, va messa nell'acquario. Dopo un po di tempo (dipende dalla temperatura ambiente, in estate bastano 10-12 ore, in inverno ci vogliono anche due giorni) vedrai che dalla pietra porosa cominceranno ad uscire delle bollicine, sono CO².
La miscela durera' di piu' se aggiungi anche un paio di cucchiaini di bicarbonato di sodio, questi servono ad abbassare l'acidita' del liquido e quindi fanno durare di piu' i lieviti.
L'efficienza di questo sistema è provata e sperimentata da diversi acquariofili, ma soprattutto è provata la sua economicità. Il problema maggiore sta nell'attrezzo che si userà per la diffusione. Migliore è la micronizzazione delle bolle di CO² migliore risulterà l'efficienza. Un sistema di questo tipo può essere utilizzato in acquari che vanno dai 50 ai 120 litri. Va tenuto conto che questa produzione di CO² non è costante, avrà un inizio lento, andrà gradatamente ad aumentare per poi ricominciare a diminuire. Un'ultima cosa, per evitare pericolose risalite dell'acqua quando la pressione della CO² si esaurisce è consigliabile mettere una valvolina di non ritorno nel tubicino che va dall'acquario alla bottiglia. Queste valvole si possono trovare nei negozi di acquari per pochi Euro.

 


 

Ho ancora dubbi sulla necessità o meno dell'impianto a CO², ho un 200 litri con una decina di piante abbastanza grandi e una ventina di pesci.

 

La CO² in acquario è molto utile per favorire la fotosintesi delle piante e per abbassare il pH dell'acqua. Se ci sono molte piante non c'è bisogno di interromperla di notte e il pH rimane comunque stabile. Nel caso le piante non fossero molte è necessario controllare che non ci siano differenze significative di pH tra il periodo in cui le luci sono accese e quello in cui sono spente. Nel caso ci fossero è meglio interrompere l'erogazione della CO² durante le ore di buio.

 


 

Cosa sono gli infusori? E come si utilizzano?

 

Gli infusori sono dei microorganismi che si formano nell'acqua. Vengono usati per alimentare gli avanavannotti primi giorni di vita. Per farli puoi mettere una buccia di banana in un contenitore con dell'acqua. Se l'acqua l'hai prelevata dall'acquario basta qualche giorno per avere una coltura di infusori (per accelerare si può mettere il contenitore sul coperchio dell'acquario per alzare la temperatura). Quando l'acqua è torbida e inizia a emanare un odore non molto gradevole è pronta. Non esiste una dose precisa; io somministrerei 5 ml. di infusori 2-3 volte al giorno. Ovviamente bisogna anche fare cambi d'acqua spesso nella vasca, diciamo un 20% un giorno sí e uno no. Il filtro deve essere spento, se no si 'mangia' tutti gli infusori. Al massimo usa uno di quelli azionati da un aeratore, regolato al minimo.

 


 

Mi e' stato consigliato di dare dei parameci ai miei avannotti. Peccato che non so come farli.

 

Devi usare del fieno secco e dorato ( se è verde da fenomeni di putrescenza inauditi e allora invece dei parameci ti nasce di tutto: cagnotti strani acquatici e un'infinità di specie diverse di Chironomidi). Pigi il fieno sul fondo di un barattolo riempiendolo fino a metà. Metti un separè sul fieno (io uso una spugna) e aggiungi acqua del rubinetto. Poi inoculi con una ventina di cc di acqua della vasca e aggiungi alcuni pezzi di pianta macilenta o foglie galleggianti o schifezzine dal primo comparto filtrante. Durante la prima settimana/15 gg si formerà una nebbiolina lattiginosa: quando questa scomparirà, avrai la tua cultura di infusori e parameci (che sono protozoi, pure parenti dell'ictio, ma non prima di una ventina di gg dall'allestimento della cultura. A temperature basse durano di più e vivono più a lungo.
Un altro sistema e' quello di usare le bucce di patata, le fai galleggiare in acqua, sempre con una piccola aggiunta di acqua vecchia. Anche qui devi aspettare un paio di settimane, perché prima si formano i batteri e poi la "polverina", cioè gli infusori. Il barattolo tienilo pure fuori.

 


 

E' vero che i pesci possono trasmettere delle malattie?

 

Dentro l'acqua e sopra gli arredi della vasca ci sono un sacco di batteri, tra questi possono essercene anche alcuni pericolosi. Il rischio di prendere qualche malattia e' molto limitato. Solo in persone predisposte che hanno difese immunitarie molto limitate possono esserci casi di eczemi alla pelle o addirittura (casi rarissimi) lievi forme di tubercolosi della pelle. Conosco centinaia di acquariofili ma solo una volta ho sentito un caso di questo tipo e, comunque, non era niente di grave. Questo non toglie che sia buona abitudine lavarsi accuratammente le mani dopo averle messe nell'acqua dell'acquario o, meglio ancora, usare i guanti in lattice lunghi fino al gomito che usano i veterinari.

 


 

Che differenza c'è tra la torba e lo sfagno?

 

Lo sfagno è un muschio, che insieme all'ipno è uno dei due vegetali che più comunemente costituisce la torba. la torba deriva dalla parziale mineralizzazione della cellulosa (parziale decoponsizione in ambiente anaerobico, anzi preferibilmente anossico con trasformazione in carbone della cellulosa). Ci sono le torbe di pianura, con presenza di materiali più grossolani prodotti dai canneti, e torbe di montagna, costituite da muschi a tesitura fine (l'acidificazione ci guadagna). Se diagenizzata perchè vecchia di qualche milione di anni si chiama lignite. Quindi tra la torba e lo sfagno è sicuramente meglio la torba.

 


 

Volevo rifare il fondo della mia vasca e volevo usare della sabbia fine ma mi hanno detto che c'è il rischio che si formino zone anossiche. E' vero?

 

Un fondo di sabbia fine è molto bello da vedere e se hai le piante vedrai che cresceranno meglio. Il problema delle zone anossiche esiste ma solo se fai un fondo molto alto. Diciamo che se rimani entro un'altezza di 6-7 cm non avrai nessun problema. Se vuoi fare un fondo piu' alto allora bisogna che a ogni cambio d'acqua tu smuova il fondo.

 


 

Perche', a volte, quando si allestisce un nuovo acquario l'acqua diventa lattiginosa e sembra che in vasca ci sia la nebbia?

 

I batteri si moltiplicano rapidamente, all'avviamento del sistema-acquario, in proporzione alle sostanze da biodegradare; si ha in genere una crescita "dispersa", cioè i batteri sono sparsi nell'acqua. Ciò avviene anche in caso di pulizie eccessive al filtro, o in caso di inquinamento da mangime e/o animali morti in vasca: si può avere un effetto-nebbia, con acqua lattescente ed opaca.
Nella fase successiva, di maturazione del filtro e dell'acquario in genere, i batteri si circondano di uno strato mucillaginoso di particolari sostanze (muco-polisaccaridi) che li fa aderire l'un l'altro ed al substrato sul quale crescono (basta passare una mano sulla superficie interna dei vetri per sentirli viscidi): l'acqua si schiarisce, il filtro meccanico inizia a "sporcarsi" trattenendo le particelle più fini.
Nel pratico, per risolvere una situazione nebbiosa, se l'acquario è in avviamento bisogna solo aver pazienza: cambi d'acqua continui servono solo a prolungare la situazione!
Se il fenomeno si manifesta in seguito, può esserci del materiale in eccesso da smaltire (troppo cibo o pesci morti?) ed i batteri aumentano come in un mini-avviamento; oppure sono stati eliminati troppi batteri con pulizie del filtro o del fondo troppo intense: si riduce la somministrazione di cibo e si aspetta un paio di giorni che si instauri un nuovo equilibrio.
Uno dei problemi principali di questa "esplosione batterica", soprattutto se e' piuttosto rilevante, pu' essere una certa carenza di ossigeno. E' quindi utile ossigenare il piu' possibile l'acqua, utilizzando un areatore. Un buon cambio d'acqua quando questa è poi tornata limpida o quasi puo' contribuire a controllare l'accumulo dei metaboliti prodotti dai batteri. Un altro metodo per risolvere il problema della nebbia in vasca, anche se più costoso, è quello di usare una lampada sterilizzatrice a ultravioletti.